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M E X I C O 2007 |
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Visita al Santuario della Madonna di Guadalupe 21 luglio pag 2 |
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usciti nella piazza ci accoglie il suono dell'orologio monumentale che segna il cambio dell'ora e in una piccola finestra rievoca il miracolo del mantello: l'indigeno Juan Diego, ha già visto per alcune volte la Vergine e ha riferito di queste sue visioni al vescovo Juan de Zumarràga, il quale tutta via, non credendogli, gli chiese un segno. Le apparizioni cominciarono il 9 dicemrbe del 1531, giorno 11 Juan Diego non potè andare al luogo delle apparizioni per dover assistere un suo zio gravemente malato, il giorno successivo, recatosi al luogo delle apparizioni, sulla collina di Tepeyac, per cercare un sacerdote che confessasse lo zio, gli apparve nuovamente la Vergine che gli ordinò di andare dal vescono a mostrargli il segno, non curandosi dello zio che era intanto guarito, Juan Diego trovò il segno: dei fiori fioriti fuori stagione; egli li raccolse e li mise nel mantello, e andò dal vescovo: aperto il mantello per fargli vedere i fiori, lo stupore rapì tutti per l'immagine che si trovava impressa sul mantello: la veVergine con fattezze da indigena. Questa storia viene rievocata dalle animazioni presenti nell'orologio: Di seguito un particolare con la scena del miracolo del mantello.
Un ultimo sguardo alla piazza e poi diritti alla Basilica nuova per vedere finalmente Maria. Entrati nella Cattedrale si coglie subito il clima di festa e un pò di confusione; ricordiamoci della limousine che era fuori, infatti dopo aver voltato il pilastro che nasconde l'altare ci appare l'interno della chiesa in tutta la sua magnifecenza e soprattutto ci appare chiara la sorgente di tanto rumoreggiare; come accennavamo prima infatti si è appena conclusa la festa dei 15 anni di una ragazzina in abiti da principessa e già la prossima è pronta per sottopori a questo "rito" per noi così inusuale; tanti di voi infatti, a seguito del mio racconto, mi hanno chiesto "Ma perchè si festeggia?" e io non ho saputo rispondere, in effetti nemmeno i frati siciliani di Messico mi hanno dato una motivazione specifica; semplicemente un segno di un modo diverso di vivere la stessa fede. Una struttura immensa anche se un pò troppo scura per i miei gusti e, distante, appare la teca contente il tilma, cioè il manto di agave su cui è impressa l'effige della Vergine. l'oro che la circonda e la croce stilizzata attirano subito i nostri sguardi, la nostra attenzione e soprattutto il nostro desiderio. Percorso lo spazio che ci separa, scendiamo dietro l'altare e giungiamo al luogo dedicato all'osservazione della teca: due tappeti scorrevoli, su direzioni opposte accolgono coloro che vogliono vedere, pregare, curiosare, affidarsi alla Vergine presente su questo oggetto così misterioso. Viene anche il nostro turno, saliamo, preghiamo, in un silenzio esteriore, denso di parole, di richieste, di preoccuazioni; il tempo è poco, dunque dobbiamo fare in fretta,ciascuno di noi dice la sua "Ave Maria" rigorosamente ancora in italiano, prega per le sue intenzioni più intime e poi via giro di ritorno sul tappeto nel verso opposto. qeuste sono le istantanee tra una preghiera e l'altra.
Ci accorgiamo di una riproduzione della effige posta alla fine del percorso; scatta subito la foto, un modo per affidare l'intera esperienza che ci aspetta alla protezione di colei che in quanto Madre è sempre attenta alle esigenze e ai desideri veri dei suoi figli.
Come ringraziare per questo grande incontro? beh nel modo più logico per un cristiano: facciamo eucaristia, cerchiamo i responsabili e ci facciamo dare una cappella, per celebrare la Santa messa; la fortuna vuole che le cappelle siano tutte libere per cui ci viene data la più bella, centrale, tutta in marmo bianco, che bene si concilia con il nostro desiderio di vivere una esperienza di luce per noi e per gli altri. il corridoio che ci conduce alla cappella è illuminato da una luce colorata filtrata da splendide finestre. La nostra prima celebrazione in terra di Mexico all'ombra di Maria...la nostra esperienza difficilmente sarebbe cominciata meglio
il racconto continua alla prossima pagina..............................vai... | ||||
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