M E X I C O 2007 | |
Visita al sito Archiologico di Teotihuacan 22 luglio pag 1 |
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Questi primi giorni che trascorreremo in terra di Messico, lontani dai luoghi dove vivremo il vivo della nostra missione, ci servono, oltre che a metabolizzare il fuso orario, anche a prendere contatto con la mentalità messicana, con gli usi e costumi di questo popolo così spazialmente lontano da noi. il primo luogo ogetto di visita sarà pertanto il sito archeologico di Teotihuacan. Il sito ha subito un pesante restauro, che certamente ne rende più affascinante la visita, ma ne sminuisce (a mio modestissimo parere) il vero valore storico. già in età Azteca il sito era stato da lungo tempo abbandonato e versava in uno stato di abbandono. Per la fruizione (commerciale) turistica, si è dunque scelta la via della ricostruzione: pietre che sono state lavorate in tempi remoti, sono adesso annegate nel cemento, imbrigliate in un materiale che neppure esisteva, quando mani sapienti ed esperte, le avevano poste le une accanto alle altre. Certamente una scelta coraggiosa dei vari governi messicani. più o meno condivisibile, che oggi dobbiamo solo subire. Per sentirci a casa, anche qui, c'è una bella fila prima di poter salire la piramide del sole. La ripidità della gradinata impone queste misure di sicurezza per evitare che qualcuno si faccia male. L'attesa, sotto un solo cocente, viene vissuta nelle chiacchere e nello scambio di opinioni e di prime impressioni sul Messico e le sue usanze. In questa gita ci accompagnano, capeggiate dalla loro Madre Superiore, proveniente anche lei dalla terra sicula, le suore di Cristo Re, con il loro abito bianco e la cintura che cinge i fianchi di un bel blu scuro. Con loro anche Suor Letizia, responsabile delle novizie e anche lei di provenienza siciliana. Per organizazzione le suore non sono seconde a nessuno, sediolina, ombrello e sombrero per riparare la simpaticissima Madre superiore... Nella foto sopra è suor Patrizia a sorreggere il paragua (sicilia caput mundi) e dietro, sulla sinistra, si intravede una novizia con la sedilina arancione (foto di Daniela). Sopra sulla sinistra Suor Miriam (bravissima nel parlare italiano) e Suor Letizia; italina style per quanto riguarda i copricapo. Scorre la fila dinanzi a noi e si avvicina il momento in cui noi dovremo affrontare la ripida salita. Nella foto sotto è evidenziata la pendenza delle pareti; mentre la salita avverrà su scalini molto altri, anche di 40/50cm, che servivano a far arrivare i popolani distrutti e stanchi ai piedi dell'imperatore che si trovava in cima alla piramide. Più o meno lentamente tutti arrivano in cima alla pirmaide che presto si popola di piccoli, perchè visti a distanza, esserini che si muovono; inutile sottolineare la magia che doveva avvolgere questi luoghi quando erano migliaia di torce accese ad illuminarle, o quando tuoni in lontananza illuminavano la imponente sagoma della piramide. Uno spettacolo certamente terrificante e inquietante. Intrapresa la salita il paesaggio è mutevole e, man mano che si è sempre più in alto, si comincia a scoregere in lontananza la sagoma dell'altra piramide, quella della luna che appare poi nella sua maestosità. Uno Sguardo indietro e le persone sembrano sempre più piccole... il racconto continua alla prossima pagina..............................vai... | ||||
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